/

 

#46

 

L’EREDITÀ DI HULK

 

PARTE QUINTA

 

VERDE COME LA SPERANZA

 

Di Carlo Monni

(con il contributo di idee, concetti e personaggi di Mickey e Fabio Volino)

 

 

1.

 

 

            Il suo nome è Robert Bruce Banner ma il mondo lo conosce come l’Incredibile Hulk. Un tempo neanche troppo lontano era unico nel suo genere ma negli ultimi tempi gli uomini e le donne potenziati dai raggi gamma sembrano essere aumentati esponenzialmente e, credeteci sulla parola, la cosa non gli fa affatto piacere.

            In questo momento nella sua forma umana il Dottor Banner sta finendo di sistemare un piccolo oggetto di forma rotonda, lo stesso che Brian Talbot gli aveva applicato sulla schiena per sottrargli l’energia e trasferirla a se stesso[1] e che poi Doc Samson gli ha tolto.[2]

-Sei sicuro che funzionerà?- gli chiede il membro del Pantheon dalla barba e capelli rossi chiamato Ulisse.

-Non sono al livello di Tony Stark o Reed Richards ma qualche infarinatura di ingegneria ce l’ho anch’io e dovrei essere riuscito ad invertirne gli effetti.- risponde lui.

-Dovresti?-

            Banner sorride e replica:

-Fidati di me, so quel che faccio.-

-È quando dici così che comincio a preoccuparmi.-

 

            Questa parte della città di Los Angeles sembra aver attraversato uno dei peggiori terremoti della sua storia ed è una valutazione non lontana dal vero. Prima sono state tre donne potenziate dai raggi gamma a portare la devastazione, poi si sono aggiunti altri quattro colossi e la situazione è degenerata. Anche se tre degli avversari sono stati neutralizzati, quelli rimasti sono più che abbastanza da dare parecchio filo da torcere a sette agenti dello S.H.I.E.L.D., cinque del F.B.S.A ed agli otto guerrieri alieni noti come Fratelli di Guerra.

-Me lo lasci dire, capo: questo è un altro bel pasticcio in cui ci ha messo.-

            Victoria Hand, leader della Squadra Speciale Anti Hulk del F.B.S.A, rivolge all’Agente Speciale Brent Jackson uno sguardo torvo e ribatte:

-Se vuole dare le dimissioni, è sempre in tempo.-

-E perdermi così tutto il divertimento?- replica il biondo agente -Non se ne parla nemmeno.-

            Detto questo, si lancia nel bel mezzo della mischia. Solo la fortuna fa sì che per un pelo non sia colpito da un pugno sferrato dalla gigantessa verde nota come Orchessa. Si getta a terra e perde il suo fucile. Allunga una mano per afferrarlo ma prima che possa farcela qualcosa di pesante lo schiaccia. È una donna verde e brutta, molto brutta ed anche molto forte. La chiamano Abominatrix e l’unico suono che emette è un grido gutturale che poco ha di umano.

            Sono morto, pensa Jackson.

 

            Quando Angela Lipscombe comincia ad urlare, She-Hulk Rossa esce all’aperto. Che Paride faccia quel che vuole con la bella psichiatra, lei non è il tipo da restare a guardare, le serve azione e sa dove trovarla.

            Una volta fuori dalla caverna che è il rifugio segreto di Paride, l’amazzone color rubino si guarda intorno, quindi sorride e spicca un balzo.

 

 

2.

 

 

            Brent Jackson guarda la morte in faccia e pensa che forse stavolta ha esagerato con le sue pose da strafottente indisciplinato. La donna che gli sta sopra di femminile ha ormai ben poco e tra un istante il suo stesso peso gli spezzerà la cassa toracica. Improvvisamente qualcosa colpisce Abominatrix con abbastanza forza da spostarla di qualche metro. Quel qualcosa è un altro gigante dalla pelle verde… una donna? Abominatrix la carica ma viene respinta da un pugno ancora più forte.

            Jackson prende un profondo respiro e cerca di alzarsi.

-Ti serve aiuto, maschio?-

            A parlare è stata un’adolescente alta due metri, muscolosa, molto muscolosa, capelli rossi come la sua tutina attillata e la pelle di un verde intenso.

            Jackson fa istintivamente un balzo indietro.

-Non hai nulla da temere da me, uomo.- dice la ragazza tendendogli la mano -Sono Lyra, la figlia di Hulk, e sono qui per aiutare.-

La figlia di Hulk? E da quando quel bestione ha una figlia come quella? Mentre si fa queste domande Brent Jackson si rimette in piedi.

-Se non hai più bisogno di aiuto…- dice ancora Lyra -… io torno a combattere contro Talbot.-

            Talbot? Come Glenn Talbot? Davvero non c’è fine alle sorprese oggi.

 

            Caiera, detta l’Impetuosa, appartiene alla casta dei Guerrieri Ombra del perduto pianeta Sakaar. Oltre ad essere abilissimi in ogni forma di combattimento con armi o senza, questi guerrieri dal fisico che sembra scolpito nella grigia pietra possono attingere a qualcosa che chiamano l’Antico Potere, un‘energia che scorre dal corpo di Caiera fino a scaricarsi in quello dell’amazzone gamma che si fa chiamare Aberrazione, strappandole un urlo.

-Ti avevo detto che eri morta.- dice Caiera sollevando la sua lancia intarsiata e preparandosi a colpire la sua avversaria ora in ginocchio.

 

A bordo dell’aereo della misteriosa organizzazione nota come Pantheon di cui è da poco ridiventato capo, Bruce Banner fissa due schermi gemelli. Su quello alla sua sinistra ci sono due agenti speciali del F.B.S.A. ovvero lo psicologo forense Dexter Coville e la Dottoressa Valerie Jessup. In quello a destra gli agenti dello S.H.I.E.L.D. Gabriel Jones III e Patricia Wolfman.

            Banner fa un sorriso sornione e dice:

-Spero che siate pronti perché tra poco ballerete.

            Poi preme un pulsante su una consolle davanti a lui.

 

 

3.

 

 

            C’era una volta un essere che era grigio e poi divenne verde. Lo chiamarono Hulk e credeva di essere unico poi ne arrivarono altri. Alcuni erano forti quanto e forse più di lui, altri erano sinistramente intelligenti. Quasi tutti avevano la pelle di una qualche tonalità di verde ed in qualche caso di grigio. Più recentemente ne è apparso uno blu ma quelli più pericolosi sono i due la cui pelle è rossa come il fuoco. Uno di loro è la donna che sta percorrendo a grandi balzi il deserto del Nevada.

            Basta uno sguardo per capire che non indossa abiti e che non gliene importa nulla. Uno sguardo ancora più ravvicinato alle sue pupille color rubino ed all’espressione del suo viso renderebbe dolorosamente ovvio che il suo abbigliamento o la mancanza di esso dovrebbe essere l’ultima preoccupazione di chi la incontrasse.

            Un sorriso maligno le stira le labbra mentre avvista la sua preda: una versione di Hulk dalla pelle rossa, muscoli più pronunciati e pantaloni ancor più stracciati. L’Hulk Rosso si sta guardando intorno con aria smarrita quando quella che in mancanza di un nome migliore chiameremo She-Hulk Rossa gli piomba addosso dicendo:

-Ciao bello, ti sono mancata?-

Un attimo dopo gli sferra un pugno di quelli che scuotono le montagne.

 

Sul cielo sopra Los Angeles appare l’equivalente di un’aurora boreale, un campo energetico che ha i suoi vertici nell’aeronave del Pantheon e nei due jet rispettivamente dello S.H.I.E.L.D. e del F.B.S.A. sospesi, quasi congelati, sopra la Città degli Angeli.

Una corrente di energia scende verso il campo di battaglia sottostante e qualcosa inevitabilmente accade: tre uomini e quattro donne la cui pelle ha il colore di varie sfumature di verde e grigio urlano mentre le loro forme mutano, si fanno più piccole… umane.

A bordo del jet del Pantheon Bruce Banner cambia: i suoi muscoli crescono, la sua massa si incrementa, la sua pelle diventa color smeraldo. Hulk è tornato e dalla sua bocca prorompe un tonante:

-SI'!-

 

            Nel suo rifugio segreto l’uomo chiamato il Capo si lascia sfuggire un gesto di stizza che non sfugge alla sua compagna, anche lei dalla pelle verde.

-Il tuo test non è andato come speravi, eh, Sam?- gli chiede con una non celata punta di sarcasmo.

-Non esattamente, Betty.- replica il Capo -Ho avuto la dimostrazione che la mia squadra Gamma può tener testa a due squadre dello S.H.I.E.L.D. e del F.B.S.A unite ed ai Fratelli di Guerra. Un bel risultato, anche se ammetto che non mi aspettavo che Banner trovasse una soluzione così in fretta e cooperando con gli altri. Ancora una volta si dimostra che la dote più pericolosa di tuo marito è il suo genio.-

-Non chiamarlo più così.- ribatte Betty Ross -Io e Bruce saremo ancora formalmente sposati ma lui non è più nulla per me ormai.-

-Ma certo, mia cara Betty. Ora scusa ma devo assicurarmi che i segreti dei membri del mio commando rimangano tali.-

-Intendi ucciderli?- chiede lei in tono indifferente.

-E sprecare così delle risorse preziose? No, Betty, ho altro in mente..-

 

 

4.

 

 

            Clay Quartermain non si lamenta di certo per come è finita la battaglia. Per quanto lo riguarda, meno mostri creati dai raggi gamma ci sono in giro e meglio è.

Una scarmigliata Victoria Hand gli si avvicina a passo di marcia e con le mani posate sui fianchi gli dice:

-Chiariamo subito una cosa: tutti i prigionieri sono sotto la custodia del F.B.S.A. e non accetto discussioni al riguardo.-

-Hai sempre un bel caratterino, Victoria.- ribatte, serafico, Clay -Non mi sorprende che Fury non abbia fatto storie quando hai lasciato lo S.H.I.E.L.D. per passare al F.B.S.A.-

            Alle sue spalle la sua vice Isabelle Hartley si lascia sfuggire una risatina e Victoria la fulmina con lo sguardo.

-Tu!- esclama -Non ti sei nemmeno degnata di avvertirmi che fai parte di questa squadra.-

-Non ho avuto il tempo.-

-Se posso interrompere il vostro litigio tra innamorate…- interviene Quartermain -… a me sta bene che tu ti prenda i prigionieri, Hand. Ti chiedo, però di farli esaminare dal mio team scientifico.-

-Uhm…- borbotta la Hand -Va bene, ma assieme al mio.-

-Naturalmente.-

-E che facciamo con i Fratelli di Guerra e gli altri due?- chiede l’Agente dello S.H.I.E.L.D. Timmy Dugan.

-Quali altri?- replica l’Agente Speciale del F.B.S.A. Kali Vries -Io non vedo più nessuno.-

            In effetti, oltre agli avversari a terra ed ai membri delle due squadre, non c’è più nessun altro.

-Banner.- sussurra a mezza voce Clay.

 

            Ci vuole solo qualche secondo perché Leonard Samson si riprenda dallo shock del teletrasporto ed ancor meno per rendersi conto che alle sue spalle ci sono i Fratelli di Guerra, accanto a lui Lyra nella forma umana di una normale quindicenne e davanti a lui Bruce Banner nella forma di Hulk.

-Benvenuto a bordo, Len.- gli dice quest’ultimo -Mi ero dimenticato che avevi i capelli castani.-

            Solo ora Samson pare rendersi conto di essere tornato un normale umano, fatto sottolineato dall’essere tornato miope.

-Ci hai tolto i poteri permanentemente?- chiede.

-Mi sarebbe piaciuto ma temo di no.- risponde Banner -L’effetto del mio assorbitore svanirà prima o poi. Per allora confido che lo S.H.I.E.L.D. o l’F.B.S.A. si saranno presi cura dei nostri avversari.-

            Prima che Samson possa dire qualcosa, il membro del Pantheon chiamato Ettore arriva con un’espressione cupa in volto.

-Ho appena ricevuto una comunicazione urgente dal Monte.- annuncia -La Dottoressa Cleaver e l’Hulk Rosso sono scomparsi.-

-Non si finisce mai.- è il cinico commento di Hulk.

 

            Il giovane afroamericano a cui gli occhiali conferiscono un’aria vagamente intellettuale si rivolge alla donna dal naso aquilino al suo fianco:

-Suppongo che sia d’accordo con me, Dottoressa.-

            La Dottoressa Valerie Jessup, Agente Speciale del F.B.S.A. annuisce vigorosamente e dice:

-Direi che è la sola conclusione possibile, Agente Jones.-.

-Voi due cervelloni vorreste gentilmente mettere anche noi poveri mortali al corrente delle vostre conclusioni?- interviene Clay Quartermain un po’ irritato.

            L’Agente dello S.H.I.E.L.D. Gabriel Jones III, tecnico forense, si schiarisce la voce e replica:

-Naturalmente si tratta di conclusioni preliminari che avranno bisogno di più accurati riscontri in laboratorio ma sia io che la Dottoressa Jessup siamo ragionevolmente certi che Adrenazon, Gamma-Burn e Abominatrix non siano gli originali ma dei cloni.-

-E gli altri?- chiede, perplessa, Victoria Hand.

-Stiamo finendo gli esami, ma tenderei ad escluderlo.- risponde Valerie Jessup.

-Il che ci lascia con due domande senza risposta.- replica Victoria -Se le tre amazzoni sono dei cloni, dove sono gli originali? E chi cavolo sono quelli arrivati in loro soccorso?-

-Io ne avrei altre due.- aggiunge Clay -Chi li ha mandati e perché?-

            Nessuno sa dare una risposta.

 

 

5.

 

 

            Bruce Banner non ha dubbi:

-Li ha mandati il Capo, è ovvio.-

-Come fai ad esserne così certo?- gli chiede Len Samson ancora in forma umana.

-Tutta questa storia parla di lui. Praticamente mancano solo i suoi androidi di gomma.-

-E che intendi fare?-

-Occuparmi di lui, ma solo dopo aver rintracciato Angela e Jim. Per lui non dovrebbe essere difficile: abbiamo i mezzi per scovare la sua peculiare firma energetica.-

-L’abbiamo già rintracciata.- annuncia Ulisse -Ma c’è un problema.-

-Un problema?- ribatte un perplesso Hulk -Quale?-

-Ce ne sono due.-

 

            Sandra Verdugo, vestita di una camicetta senza maniche annodata sul seno, un paio di shorts aderenti, stivali alti sino al ginocchio sembra decisamente lontana dal classico stereotipo dell’agente federale che in realtà è.

Seduta sul letto della stanza messale a disposizione in una “casa sicura” del F.B.S.A. a Los Angeles, guarda una foto che ha estratto da una tasca del suo zainetto e sorride.

            Il suono di un insistente bussare alla porta la distra dai suoi pensieri. Ripone accuratamente la foto al suo posto e va ad aprire. Davanti a lei c’è Victoria Hand.

            Sandra si concede un sorrisetto malizioso e dice:

-Ce ne hai messo di tempo per deciderti.-

 

            La She-Hulk Rossa incalza l’Hulk Rosso colpendolo ripetutamente, poi improvvisamente si ferma e gli chiede:

-Non senti caldo, bello?-

            Il Gigante di Rubino la guarda perplesso. In effetti è così: sta sudando ed il suo sudore brucia il terreno su cui cade, la stessa cosa che sta accadendo a quello su cui posa i piedi She-Hulk Rossa.

-Sono un tipo bollente io- afferma lei ridendo.

            Improvvisamente afferra Hulk Rosso per il viso, lo attira a se e lo bacia. Ciò che accade dopo non è esattamente quel che ci si potrebbe aspettare: una sorta di radiazione rossa si sprigiona dai loro corpi fino ad avvolgerli completamente al punto che è impossibile distinguerli l’uno dall’altra, poi c’è un lampo ancora più accecante.

 

 

CONTINUA

 

 

NOTE DELL’AUTORE

 

 

            Praticamente nulla da dire, quindi passiamo a parlare senza perdere tempo del prossimo episodio in cui seguiremo gli sviluppi delle vite dei nostri personaggi e ritroveremo Rick Jones.

Non mancate.

 

 

Carlo



[1] Due episodi fa.

[2] Nello scorso episodio.